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- Se decidi di partire per uno dei Cammini che portano verso Santiago di Compostela o altri luoghi di antica devozione sii conscio a cosa vai incontro. Centinaia di chilometri a piedi non sono cose da tutti i giorni, anche se sei un buon camminatore di montagna, un maratoneta o comunque uno sportivo.
- Procurati un buon paio di scarpe, delle buone calze, un piccolo zaino ed utilizzali per qualche tempo su terreni diversi. Provali, senti come il tuo piede, le tue gambe e le tue spalle rispondo alle sollecitazione di qualche ora di cammino per più giorni, su strade asfaltate, su sentieri accidentati in salita e discesa.
- Non caricarti troppo di peso. Ogni grammo in più a fine giornata saranno chili che gravano sulle tue spalle, sulle tue gambe. Bastano tre cambi (uno indosso e due di scorta se per caso non si riesce a fare il bucato quotidiano), che nella stagione estiva occupano poco spazio e pesano anche poco. Un sacco a pelo piccolo e di poco peso (650 gr max) è sufficiente per le notti estive nei rifugi.
- Procurati una guida, agile e leggera. Quella che ti porterai dietro. Però prima studiala bene anche con una carta geografica che illustri i luoghi che attraverserai.
- Prima di metterti in cammino leggi anche qualche libro di chi ha percorso questi antichi percorsi di fede, ma non Choelo, lui il Cammino non lo ha mai fatto veramente. Documentati sulla storia dei luoghi che attraverserai, riuscirai a comprenderli meglio. La bibliografia è sterminata.
- Non fare corse di resistenza con altri pellegrini. Segui il tuo cuore e la tua testa. Trova il tuo passo. I primi giorni sul Cammino saranno i più duri. Entrare nello spirito del camminante verso Santiago de Compostela non è facile, anche per i più allenati o sportivi. Quindi parti con calma e nei primi giorni percorri pochi chilometri, abituati al rito quotidiano dell’essere sulle strade e sentieri che portano a quella antica meta di fede. Vedrai che dopo qualche giorno i chilometri scorreranno sotto le tue scarpe come mai avresti immaginato.
- Parti solo se puoi. Il Cammino è solitudine. Ma anche incontri meravigliosi. Non temere della tua solitudine o di sentirti depresso o spaesato. Troverai sempre qualcuno che alla bisogna ti verrà in aiuto. Questa è una delle grandi magie dell’essere sul Cammino.
- Non giudicare i pellegrini o finti tali che fanno il Cammino a balzi, saltando da un bus all’altro, o quando li vedi arrivare in auto o taxi a poche centinaia di metri dal rifugio. Ognuno fa il Cammino come può o meglio crede. Non spetta a noi giudicare. E non ti sentire in colpa se un giorno le tue condizioni fisiche ti obbligheranno a prendere un bus o un taxi per il primo paese e ricorrere alle cure mediche. Pochi chilometri non cambiano nulla se la tua mente è serena. Segui la tua strada e i tuoi sentimenti.
- Non metterti sul Cammino alla ricerca di qualcosa o di qualcuno. Potresti rimanere deluso.
- Ricordati che è il Cammino a segnare le tue giornate e non i tuoi progetti di quanti chilometri farai. Accetta quello che viene da ogni giorno sul Cammino ed ogni giorno sarà una meravigliosa scoperta e forse alla fine riuscirai a dare una risposta ai tuoi perché.
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